• La via Mercatorum a Cornello
  • La via Mercatorum da Cornello a Dossena
  • La via Priula a Camerata Cornello incisione di Cavagnis
  • La via Priula a Camerata Cornello oggi

La via Mercatorum e la Strada Priula

Le vie storiche Mercatorum e Priula sono il simbolo dell’apertura della Valle Brembana alle influenze europee; furono percorse da mercanti, artisti e persone comuni che si spostavano da un luogo all’altro in cerca di lavoro, fortuna o di un cambiamento.

La Via Mercatorum

La Via Mercatorum, via dei mercanti, collegava Bergamo alla Valtellina salendo dalla bassa Val Seriana. Durante il Medioevo, fu anche la strada privilegiata per le comunicazioni tra la Valle Brembana e Bergamo.

Questa via univa alcuni tra i centri più importanti della Valle Brembana, come Dossena, in cui era presente la prima pieve della Valle che ebbe il ruolo di chiesa battesimale per tutto il territorio brembano, e Cornello, sede dell’unico mercato della media Valle Brembana fino alla prima metà del XV secolo.

La Via Mercatorum non era una strada unica, ma comprendeva diverse arterie che si potevano percorrere esclusivamente a piedi o a cavallo e che si sviluppavano in quota. A partire dal Cinquecento iniziò la sua decadenza che culminò con la costruzione di un nuovo asse viario da Bergamo alla Valtellina:la Strada Priula. 

 

La Strada Priula

La Strada Priula fu costruita a partire dal 1592, durante il dominio veneziano su Bergamo, per collegare la città alla Valtellina e ai Grigioni senza transitare nei territori spagnoli e con un itinerario più breve e diretto rispetto alla Via Mercatorum.

Si trattava di una strada di importanza statale che doveva soddisfare le nuove aspettative economiche e strategiche del governo veneziano ponendosi come un itinerario internazionale.

La Strada Priula partiva da Porta San Lorenzo in Città Alta, risaliva la Valle Brembana seguendo in parte il corso del fiume Brembo, arrivava al Passo San Marco e, infine, scendeva in Valtellina. La costruzione della Strada Priula fu molto impegnativa, tanto da far esclamare al suo ideatore, Alvise Priuli, di aver costruito una strada nella roccia viva. 

 

Per ulteriori informazioni circa le antiche strade e il patrimonio culturale e naturalistico lungo queste arterie, si rimanda alla guidata creata dal Polo Culturale "Mercatorume e Priula / vie di migranti, artisti, dei Tasso e di Arlecchino" di cui il Museo fa parte.

 

La Via Mercatorum e la Strada Priula