Il borgo di Cornello
Cornello ha legato il suo nome all’antica famiglia Tasso, nota in tutto il mondo per le doti poetiche di Torquato Tasso e per l’abilità imprenditoriale di alcuni suoi esponenti che, a partire dal Cinquecento, gestirono le poste imperiali degli Asburgo.
Il borgo di Cornello in epoca medievale fu un importante centro di scambi commerciali e di passaggio di persone e merci grazie alla presenza della via Mercatorum, la via dei mercanti, che collegava Bergamo alla Valtellina e univa alcuni tra i centri più importanti della Valle Brembana.
Cornello è caratterizzato da una strada porticata, parte della via Mercatorum, dove si svolgeva l’unico mercato della media Valle Brembana.
A partire dal 1592 il borgo si trovò isolato. Questo fu dovuto alla costruzione di una nuova strada, la Strada Priula, la strada di fondovalle voluta dal governo veneziano per collegare in modo diretto Bergamo alla Valtellina. Per Cornello, la costruzione della nuovà strada segnò l’inizio di un lungo periodo di decadenza.
La particolare struttura urbanistica di Cornello
L’isolamento del borgo favorì la conservazione della sua struttura urbanistica originaria che, salvo alcuni rimaneggiamenti della seconda metà del Novecento, appare ancora oggi nella sua fisionomia medievale.
Il borgo si struttura concentricamente, dal basso verso l’altro, su tre livelli distinti, fino alla chiesa, posta sul piano culminante.
Il primo livello è caratterizzato dalla strada porticata, che costituisce, con la chiesa, l’elemento più caratteristico del nucleo storico, su questo livello si trovano le aperture delle antiche botteghe, e ai margini i due archi di accesso al borgo;
il secondo livello corre parallelo al primo e dava accesso alle abitazioni degli abitanti. Le strade del primo e del secondo livello si collegavano con il mulino e il torchio posti nella valletta finale dove oggi rimangono pochi ruderi.
Infine, il terzo livello è caratterizzato dalla presenza della chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano e dalla piazza a essa antistante. Questa divisione a livelli permise anche la caratterizzazione dei tre aspetti principali della vita sociale di Cornello: quello commerciale, quello civile e quello religioso.
Nella parte meridionale dell’abitato si trovano le rovine della più antica dimora della Famiglia Tasso, anche se il gruppo famigliare aveva altre residenze sia a Cornello sia a Bretto, una contrada poco distante dal borgo. Tra il 1986 e il 1989 la Provincia di Bergamo attuò un’opera di recupero del sito e, durante i lavori, emerse un’abbondante quantità di frammenti ceramici del Quattrocento e secoli successivi.
Per la salvaguardia del borgo fu deciso di non creare una strada carrozzabile fino al nucleo abitato, ma si preferì la realizzazione di un parcheggio collegato attraverso una comoda mulattiera, in questo modo Cornello è raggiungibile solo a piedi.
Grazie a un importante lavoro di restauro dell’arredo urbano e delle strutture pubbliche e private il borgo ha recuperato appieno il suo aspetto medievale, requisito che ha permesso a Cornello di essere inserito tra “I Borghi più belli d’Italia”.
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